Un nutrito gruppo di fedeli, circa ottanta, guidato dalla Milizia dell’Immacolata e accompagnato da alcuni sacerdoti del priorato di Albano Laziale, si è riunito in piazza san Pietro lunedì scorso nel pomeriggio per un atto di pubblica professione di fede.
Poco prima si era infatti svolta la cerimonia dei “vespri” anglicani nella basilica centro della cristianità, con il beneplacito delle gerarchie vaticane. Quest’atto, non certo il primo di stampo ecumenico negli ultimi cinquant’anni, ma che ha il triste primato di aver avuto luogo nella basilica del principe degli Apostoli, ha suscitato la giusta indignazione di molti fedeli che hanno voluto manifestare il proprio dissenso con una preghiera di riparazione: l’appuntamento è stato dunque fissato alle 16 alla cappella di via Urbana, a Roma, per la S. Messa ad tollendum schisma; a seguire, ci si è recati in via della Conciliazione per la recita pubblica del Rosario.
Dopo qualche discussione con le forze dell’ordine che sembravano non voler consentire lo svolgimento della preghiera troppo vicino alla basilica, il gruppo è rimasto saldo al suo posto, in cima alla via della Conciliazione, e, guidati dai sacerdoti, in ginocchio sul marciapiede, rivolti alla basilica vaticana hanno recitato il santo Rosario e le litanie della Madonna.
Il gruppo poi si è spostato, in ottemperanza alle richieste della Questura, verso castel Sant’Angelo per intonare alcuni canti mariani e distribuire volantini alla cittadinanza, al fine di spiegare la portata di quel gesto ecumenico e il significato della preghiera di riparazione.
Dopo questa bella testimonianza di fede, il tutto si è concluso in buon ordine intorno alle 19. Che il Signore dia sempre di più la forza ai cattolici di resistere alle derive ecumeniche e il coraggio di manifestare apertamente la propria fede!