L’ultima immagine del video mostra quattro mani non con una croce ma con un Gesù Bambino, un Budda, una menorah ebraica e un Tasbih (sorta di “rosario” musulmano…)
Ogni mese, durante “l’anno giubilare della Misericordia”, il Vaticano ha deciso di pubblicare sul suo account ufficiale di Youtube – Rete Mondiale di Preghiera del Papa – le intenzioni di preghiera di Francesco.
Per il mese di gennaio 2016, il primo video di 1 minuto e 32 secondi [vedi qui sotto] ha di che dare ragione ai cattolici che si preoccupano – dal Concilio Vaticano II – per un tragico slittamento verso l’apostasia silenziosa.
Come premessa, il Papa afferma: “La maggior parte delle persone sulla terra si dichiarano credenti. E questo dovrebbe portare a un dialogo tra le religioni”. Poi sfilano una buddista, un rabbino, un sacerdote cattolico e un leader musulmano, che dicono ognuno al proprio turno: “Credo in Dio”, a parte l’islamista che dice: “Credo in Dio, Allah”; mentre il Sommo Pontefice, Vicario di Cristo sulla terra, si rallegra del fatto che “Molti cercano Dio o trovano Dio in diverse modi” (sic)… Poi, ognuno recita a sua volta la formula umanitarista, come un ossessivo mantra onusiano, “Credo nell’amore”.
Il Papa conclude in questi termini: “Che il dialogo sincero tra gli uomini e le donne di diverse religioni produca frutti di pace e di giustizia”.
Una profonda tristezza invade nel guardare questo video che ci scandalizza, ma che non è altro che la conseguenza dei 50 anni di “dialogo interreligioso” che Papa Francesco ha festeggiato in pompa magna il 28 ottobre 2015 ribadendo: “La dichiarazione Nostra Aetate è sempre attuale”.
Preghiamo e facciamo penitenza perché lo Spirito Santo illumini il Papa e non dimentichiamo, in questi momenti terribili, che le porte dell’inferno non prevarranno contro la Chiesa cattolica che ha le promesse della vita eterna.
Fonte: La Porte Latine – 8 gennaio 2016