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POSTILLE ALLA NUOVA DOTTRINA BERGOGLIANA SULLA PENA DI MORTE
di don Mauro Tranquillo
Abbiamo già analizzato QUI il fondo modernista della nuova dottrina di Papa Francesco che condanna la pena di morte, che invece la dottrina della Chiesa cattolica, fondata sulla Rivelazione, considera lecita (si veda l'articolo di don Gleize). Tuttavia resta da fare qualche altra annotazione a margine del rescritto pontificio del 1 agosto 2018 e del discorso che lo annunciava l’11 ottobre 2017.
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Cosa pensare delle recenti affermazioni di
Papa Francesco sulla pena di morte?
di Don Jean-Michel Gleize
L’11 ottobre 2017, rivolgendosi ai partecipanti all’incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Papa Francesco ha dichiarato che la pena di morte sarebbe «inumana», che «ferisce la dignità personale», che è anche «contraria al Vangelo».
Tutti i filosofi, i teologi e i papi che hanno sostenuto la legittimità della pena di morte, prima dell’attuale Sommo Pontefice, avrebbero tradito il Vangelo?
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Una scuola veramente Cattolica è sempre più urgente
1 video esplicativo
Nonostante le smentite, le circolari ai presidi, le minacce legali contro i pro-life e la richiesta di scuse a certi settori della Chiesa riguardo alla teoria del Gender, di fatto poi: 1) certi esperimenti e certe teorie vengono insegnate a scuola; 2) a certe idee vengono formati maestri e docenti; 3) i giornalisti stessi devono adeguare il loro linguaggio ("Linee guida per un’informazione rispettosa delle persone LGBT"); 4) certi documenti ed "orientamenti" europei sul tema parlano chiaro ("Educare alla diversità a scuola", "Standard per l'educazione sessuale in Europa") ...
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Il 1° novembre 1885 Papa Leone XIII pubblicava la Lettera Enciclica Immortale Dei, vero fondamento politico sulla costituzione cristiana degli Stati. Un’enciclica magistrale dove con quella grande chiarezza e semplicità che sono caratteristiche proprie della verità, il Pontefice ribadisce i principi sui quali deve basarsi lo stato se vuol veramente giungere al fine per cui è stato istituito.
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Un libro di Michael Davies
Quando nel 1509 il re Enrico VIII sale al trono, è ardentemente cattolico e, in seguito, riceverà dal Papa il titolo di «Difensore della fede». L’Inghilterra, chiamata «il dotario di Maria», conosce in quei tempi un’epoca di rinnovamento religioso. Poi il demone si impadronisce del cuore del re che per soddisfare i propri istinti lussuriosi si allontana dalla madre Chiesa di Roma. Nel 1559, sotto il regno di sua figlia Elisabetta, quando fu votata la legge d’uniformità, il cattolicesimo è distrutto. Una nuova forma di «cristianesimo», l’anglicanesimo, lo ha rimpiazzato, prima di diffondersi in tutto il mondo anglosassone.
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Proponiamo ai nostri lettori questa bellissima testimonianza dell'attore Eduardo Verastegui sulla castità.
La virtù della purezza, benché inferiore alla carità, è fondamentale poiché ci aiuta a vincere noi stessi e a superare uno degli ostacoli maggiore per amare veramente Dio ed il prossimo per amore di Dio.
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di don Gabriele D'Avino
Perché una persona in preda all’ira diventa rossa in viso? Perché invece chi ha una forte paura impallidisce? Che relazione c’è tra un evento che sconvolge l’anima e la secrezione delle lacrime, che sono universalmente note come segno di tristezza? A fronte delle pur numerose risposte di natura biologica e medica, non sono trascurabili i dati della filosofia classica, che, ponendosi su un altro piano, non sono affatto in contraddizione con le prime ma le completano ed anzi le fondano.
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di Laura D'Avino
Non siamo affatto ammiratori della TV, né incoraggiamo chicchessia a passarvi del tempo, anzi… Tuttavia, come internet, la radio ed altro ancora, la TV è un mezzo, e come tale potrebbe avere un fine giusto ed anche edificante. Potrebbe.
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L’Ave Maria è una preghiera molto efficace per i seguenti motivi:
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di Angela Pellicciari
Libertà, libertà, libertà. Da Lutero, che la rivendica per primo dandole un significato nuovo e rivoluzionario, la libertà accompagna tutti i passi della società moderna. Lutero, in nome della libertà, nega il magistero pontificio e conferisce ai principi un potere dispotico che comprende, cosa inaudita per una società cristiana, lo stesso potere spirituale.