di don Pierpaolo Maria Petrucci
Domenica 30 ottobre una elevata scossa di terremoto distruggeva la basilica edificata a Norcia sulla casa natale di San Benedetto, lasciandone in piedi soltanto la facciata.
Le foto che manifestano questo triste evento sono emblematiche e simboliche di un’Europa cristiana, di cui S. Benedetto è il patrono, ma che rinnega le sue radici. Lo sono ancora di più di una chiesa che si sta svuotando dei suoi contenuti, nascondendo le macerie dietro un’apparenza mediatica che non può ingannare chi ama la Sposa di Cristo e ne conosce la dottrina e la storia.
La visita di Papa Francesco in Svezia per commemorare il 500° anniversario della rivolta di Lutero che causò con i suoi errori la perdita di migliaia di anime e provocò guerre che misero per anni l’Europa a ferro e fuoco ne è un’ultima lampante conferma.
Come si può affermare di essere “profondamente grati per i doni spirituali e teologici ricevuti attraverso la Riforma”, ringraziando Dio per questo, come è avvenuto nella liturgia ecumenica di Lund? Come si può dire che “luterani e cattolici hanno ferito l’unità visibile della Chiesa”1 senza tradire la propria fede?
Ringraziare Dio per la diffusione dell'eresia equivale ad attribuire a Dio stesso il male, con atto propriamente blasfemo.
Di fronte a questo ennesimo scandalo non si può tacere, sopratutto se si ha un ruolo di spicco nella gerarchia ecclesiastica, perché chi tace acconsente e si fa complice.
1 - Dichiarazione congiunta fra cattolici e luterani: http://it.radiovaticana.va/news/2016/10/31/firmata_a_lund_la_dichiarazione_congiunta_testo_integrale/1269137