L’Ave Maria è una preghiera molto efficace per i seguenti motivi:
1- Per i ricordi che suscita: ci ricorda l’Annunciazione dell’Angelo a Maria e la Visitazione della Vergine a S. Elisabetta.
2- Perché la prima parte è una preghiera pura e disinteressata, è una lode piena di amore, un ringraziamento alla Madre del Nostro Redentore.
3- Perché la seconda parte è un’umile richiesta e noi, nel recitare l’Avemaria, ci uniamo al coro universale che la ripete.
4- Perché è un saluto dettato dallo Spirito Santo all’Angelo Gabriele e a S. Elisabetta: in questa preghiera si sente il soffio della Divina Provvidenza.
5- Perché è un saluto nuovo e unico che non sarà mai rivolto a nessun’altra persona dell’umanità. È una prova e un ricordo delle meraviglie che Dio ha operato in Maria Santissima: piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra tutte le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio…
Sant’Ambrogio dice che lo Spirito Santo nell’ascoltare queste parole riconosce che è un’opera di se stesso.
San Beda aggiunge che l’angelo Gabriele parlò in nome del Cielo e S. Elisabetta in nome della terra e che noi raccogliamo questi due saluti e dalla terra li eleviamo fino al Cielo.
Quando sentiamo lo sbatter d’ali del perfido falco infernale che cerca di attaccarci, noi recitiamo l’Avemaria, saluto celestiale che allontana gli spiriti maligni e ci porta benedizioni dall’alto (Anno Mariano, P. Eliécer Sàlesman, pag. 145-146).
L’Avemaria ben detta converte
Il Dr. Laemer, che era protestante, ricevette questo consiglio da un amico: “rivolgi una volta al giorno il saluto che l’angelo fece alla Vergine: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è conte ...” Questi lo fece e il mese successivo chiese di essere istruito al Cattolicesimo e si convertì alla vera religione.
L’Avemaria aveva ottenuto la sua conversione.
La prima Avemaria che l’angelo Gabriele disse alla Nostra Madre il giorno dell’Annunciazione produsse il miracolo più grande della storia, l’Incarnazione del Figlio di Dio e fu l’origine della nostra salvezza. Per questo i cattolici non si stancano mai di recitare l’Avemaria.
Il Beato Simòn Rojas, grande missionario, diceva: “Finora non c’è stata nessuna grazia che ho ottenuto senza la preghiera fervorosa dell’Avemaria”.
Quanto a noi, la recitiamo con fervore? Con quanto fervore? Pensiamo a quello che diciamo? (Anno Mariano, P. Eliécer Salesman, p. 127).
Fonte: www.fsspx.org.