mons. Lefebvre nel suo studioItinerario Spirituale.

Seguendo San Tommaso d'Aquino nella sua Somma teologica.

brani scelti

 

Capitolo VI - Gesù Cristo - Per mezzo del quale si realizza il ritorno dell'uomo a Dio (B2)

[Tre grazie particolari adornano l’anima e il corpo di Gesù fin dalla sua concezione nel seno della Vergine Maria e fin dall’infusione dell’anima nel corpo che Gli è preparato.]

2 – La grazia d’unione conferisce all’anima e al corpo di Nostro Signore una grazia santificante anch’essa unica al mondo. Essa sarà così abbondante che diverrà la sorgente di tutte le grazie santificanti, che non sono altro che la comunicazione dello Spirito Santo, lo Spirito di carità di Nostro Signore, «de Quo nos omnes accepimus – dal Quale noi tutti abbiamo ricevuto" (Gv. 1,16).

Questa grazia santificante produce nell’anima e nel corpo di Nostro Signore effetti meravigliosi. Quest’anima, fin dal momento del suo esistere, ricevette la visione beatifica, della quale nostro Signore ha goduto, nella sua anima, durante tutto il corso della sua esistenza, anche sulla Croce; mistero grande, certamente, è quello di quest’anima inondata della felicità più perfetta, e abbeverata di dolore e di tristezza! Perciò Nostro Signore, avendo nella sua anima la visione beatifica, poteva avere solo la virtù teologale della carità, dato che la fede e la speranza scompaiono nella beata visione.

È difficile apprezzare nel suo giusto valore la profondità e la ricchezza della carità dell’anima di Gesù. Evidentemente questa grazia creata, benché di perfezione inef­fabile, non può paragonarsi con la sorgente infinita di carità, dalla quale essa proviene e che non è altro che la Vita divina di Gesù nel seno della Trinità.

Questa grazia santificante, unica nella sua ricchezza, colmò l’anima di Gesù delle virtù, dei doni, delle beatitudini e dei frutti dello Spirito Santo.

 

 

 

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