Lo hanno detronizzato
Presentazione dell'edizione italiana
Che senso ha proporre oggi al pubblico di lingua italiana un testo di Mons.Lefebvre, dato alle stampe cent anni fa, che affronta i grandi temi del liberalismo, della laicità, della regalità sociale di Cristo, della libertà religiosa?
Paradossalmente ci sembra che gli argomenti di questo volume siano più attuali oggi di quanto non lo fossero all' epoca della prima pubblicazione.
E infatti in corso una riflessione, che coinvolge a livello internazionale numerosi studiosi, sull' attuale stato di salute della società liberale: la Storia ha ampiamente dimostrato che una società, che costruisce la propria struttura unicamente sul principio di libertà come fondamento di tutti i diritti e i doveri dei suoi membri, sia costretta per sopravvivere a mutuare elementi valoriali (è questo il termine di moda) da altre fonti, in primis da quelle di matrice religiosa.
Infatti, se da una parte non si ha ancora il coraggio di ammettere il fallimento storico della società moderna nata dalla rivoluzione liberale, il principio di laicità è di fatto entrato nella sua fase di crisi storica e irreversibile: tutti gli incessanti richiami ad esso, inn ambito sia ecclesiastico che non, nascondono in realtà la malattia di tale principio, la sua debolezza intrinseca e soprattutto la sua insufficienza nel fornire le risposte di cui l'uomo e la società hanno bisogno. In questo senso il principio di laicità non solo è anticattolico, ma è sostanzialmente antiumano.
L altro grande paradosso contemporaneo della società liberale edificata senza Nostro Signore sta nel fatto che, per garantire la "libertà'; lo Stato moderno sia costretto a trasformarsi gradualmente in una forza di polizia e quindi liberticida, non potendo far leva in nessun modo sui valori etico-religiosi dei suoi sudditi-cittadini'; che non devono influenzare la sfera pubblica.
Da questo malessere nasce oggi - soprattutto in ambito ecclesiastico una miriade di ipotesi, suggerimenti, distinzioni, per ripensare e riproporre la laicità in modo nuovo: si parla allora di laicità positiva, sana laicità, laicità moderna, spazio sociale autonomo, diritti della persona, diritti dell'individuo, ecc.
Gli uomini di Chiesa, dopo aver sposato durante il Concilio la laicità come principio su cui costruire la nuova Cristianità maritainiana, sembrano seguire gli uomini di mondo nel cercare disperatamente nuove soluzioni e nel tentare di ricucire continuamente un tessuto irrimediabilmente lacerato.
Tutte le grandi battaglie sui grandi temi etici - come quella ancora attuale sull'aborto - condotte unicamente in nome della dignità della persona umana e non in nome del diritto sacro di Cristo Re a regnare nella società e nelle sue leggi, sono state perse e sono destinate a essere perse: «Chi non è con Me è contro di Me e chi non raccoglie con Me disperde.» (Le 11,23)
Tutte le grandi delusioni, il senso di vuoto, dì incertezza, di smarrimento, che caratterizzano sia il credente siaa il miscredente del ventunesimo secolo, sono destinate a rimanere tali fino a quando la società e soprattutto gli uomini di Chiesa non abbandoneranno il mito della libertà liberticida.
Questo libro di Mons. Lefebure, apprezzabile sintesi del pensiero cattolico sulle grandi questioni contemporanee, mostra con logica stringente e con coerenza assoluta quale sia l'unica vera via d 'uscito: il ritorno a Nostro Signore Gesù. Cristo, Re e Signore dei singoli e della società stessa, essendo quest'ultima creata e voluta da Dio al pari della famiglia e di tutte le istituzioni e relazioni naturali.
Intendiamo ringraziare l'editore e coloro che hanno reso possibile questa pubblicazione. Possano la diffusione e la lettura di queste pagine accelerare il ritorno di Cristo Re e possa una nuova Cristianità fiorire presto sulle rovine di quel mondo postliberale e postmoderno ormai in agonia.
Ipsi soli imperium.
+ don Davide Pagliarani
Lo hanno detronizzato (Mons. Marcel Lefebvre), Ed. Amicizia Cristiana