Locandina convegno: San Michele ArcangeloLa religione dell'arcobaleno al crepuscolo della Cristianità

Ecoteologia, parodia del matrimonio e bagliori di guerra


Gli ultimi atti della tragicommedia inscenata sulle fumanti rovine della Cristianità sono stati al centro del Convegno di Studi Cattolici tenutosi a Rimini dal 23 al 25 ottobre e giunto quest'anno ad una ventitreesima edizione contraddistinta da grande successo ed eccellente affluenza di persone. Una tragicommedia in cui la vera Fede, l'etica, l'equilibrato assetto delle forze politiche e geopolitiche, e non ultima la semantica delle parole, sono sovvertiti e si stemperano in una generale perdita di senso e di intelligibilità dell'uomo a se stesso.


L'apertura del Convegno è stata affidata al Dott. Andrea Giacobazzi, storico, la cui relazione "Perché la Siria? Cristiani, guerre, escatologia" ha coperto con passione lo iato tra ciò che della Siria siamo venuti a conoscere in modo improvviso e approssimativo dai mezzi di comunicazione, a causa del conflitto in corso da quattro anni, e ciò che della Siria andrebbe conosciuto, restituendo tutta la ricchezza storica, archeologica, teologico-politica di questa regione cruciale, che prima di divenire teatro di brutalità e miopie assortite ha dato alla Chiesa santi e pontefici.Sala stra-piena al convegno


La sessione mattutina della giornata di sabato è stata inaugurata dal Prof. Giovanni Turco, filosofo del diritto, che ha fatto crollare con impeccabile rigore scientifico - reso accessibile, per sintesi e chiarezza, anche ai non "addetti ai lavori" - i falsi, fragili miti del giuspositivismo giuridico. Il legalismo che vede nella giuridicità e non nella giustizia il parametro di bontà della norma è una pietosa bugia che la dottrina moderna racconta a se stessa per colmare la vertigine di aver perso l'ancoraggio essenziale ai valori metagiuridici, e all'unico Giudice supremo la cui sentenza non conosce errore.


"Cristo Re o Cristo cosmico? Dalla Crociata alla differenziata" è l'accattivante, mordace titolo della relazione del Rev. Don Mauro Tranquillo. Con la chirurgica precisione e la gentile ironia che lo contraddistinguono, e che aggiungono autorevolezza ad argomentazioni scevre da ogni intento gratuitamente polemico, egli ha pezzo a pezzo demolito la lettera enciclica "Laudato Si'", svelando tutta l'inconsistenza della sciatta retorica sociologica che Francesco predilige e la pericolosa "tossicità" della sua ecologia pervasa dell'inquinamento modernista, di cui Teilhard de Chardin è solo il più evidente esempio.


Al giornalista e scrittore Maurizio Blondet è stata affidata la chiusura della mattinata, con la ricchissima disamina geopolitica dedicata alle strategie che "L'impero del caos" utilizza per espandersi e per consolidare il proprio dominio. Corredata di eloquenti diapositive, la relazione ha impietosamente smascherato i luoghi comuni - sull'ISIS, su Bin Laden, sull'11 settembre... - serviti, come in un gioco da illusionisti, dai mezzi di comunicazione principali, mentre i reali registi della politica internazionale rimangono occulti e, soprattutto, scevri da ogni responsabilità.


l'avocato Signora FrezzaLa sessione pomeridiana è stata invece inaugurata all'insegna della riflessione biogiuridica dall'Avv. Elisabetta Frezza, che ha denunciato la passività della massa di fronte alla tirannia del consenso, al progresso farlocco dell'uomo in preda al delirio di onnipotenza, alla liquefazione dell'identità sessuale, il tutto veicolato da una neolingua rivoluzionaria che, come droga, inocula nell'uomo concetti artificiosi - omofobia, intolleranza... - surrogati della verità, o adultera i significati esistenti, approfittando dell'ignoranza postconciliare agevolata da una Chiesa mondanizzata e perciò afasica.


Il testimone è successivamente passato ad Alessandro Gnocchi, giornalista e scrittore, che con ricchezza di citazioni letterarie e riferimenti sociologici ha illustrato il successo di Bergoglio tracciando, in un gioco di parole invero efficace, la "Fenomenologia di una Pope Star", ossia il messaggio accomodante e addomesticato di un pontefice-icona, il cui "magistero" in forma di intervista, pronto al consumo, alletta i fedeli-clienti con il "prodotto" di una nuova dottrina prona al mondo, e in cui l'autorità uccide se stessa nell'immaginario individuale e collettivo.

don Mauro Tranquillo e Gnocchi Alessandro
Il Rev. Don Pierpaolo Petrucci, Superiore del Distretto, ha concluso con l'incalzante, fervido e commosso appello, rivolto ai presenti, a condurre una vita santa di preghiera per rifondare una società cattolica, reagire alle spinte centrifughe e dissolutorie, restituire il trono a Cristo e alla Sua Madre Immacolata.


La giornata di domenica ha coronato i lavori con la Santa Messa presso la chiesa del Priorato, accompagnata dalla solenne grazia della corale del Duomo di Rimini. Nell'accorata omelia, Don Pierpaolo Petrucci ha denunciato la diabolica ambiguità del documento finale del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia, reso pubblico il giorno prima. La festosa atmosfera del pranzo ha infine suggellato in amicizia la chiusura del Convegno.

 

Il CD audio in versione MP3 è disponibile presso i nosri Priorati.

Freccia blu per ascoltare le conferenze

 

don Mauro Tranquillo in una fase culminante della sua conferenza

 

 

 

 

 

 

 

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