La nascita di Ecône
La crisi dei seminari
Ecône non è un’opera personale di Monsignor Lefebvre così come lui stesso dichiara: "Prima di agire non ho mai avuto intenzione di agire così, non mi sono mai detto: farò un seminario, lo farò in questo modo, lo farò nel tal posto".
Ecône è nato dalla constatazione che non era più possibile, nemmeno a Roma, trovare un seminario che desse ai giovani aspiranti al sacerdozio la formazione che la Chiesa ha sempre dato loro e che sola può farne degli autentici sacerdoti cattolici.
È questa crisi dei seminari, crisi latente da una ventina di anni, ma bruscamente accelerata dopo il Concilio Vaticano II, che ha portato Monsignor Lefebvre ad abbandonare il ritiro a cui pensava dopo la sua dimissione da Superiore Generale della Congregazione dei Padri del Santo Spirito, per fondare la Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Roma, Friburgo, Ecône
Nel 1968, infatti, di fronte alla carenza dei seminari francesi, alcuni seminaristi vennero da Monsignor Lefebvre per domandargli dove avrebbero potuto ricevere una vera formazione sacerdotale.
Un primo tentativo fu fatto al Seminario francese di Roma che dipendeva dai Padri del Santo Spirito.
Fallito questo tentativo, Monsignor Lefebvre si volse verso l’Università di Friburgo, e il 6 giugno 1969, alle ore 15, Monsignor Charrière, vescovo di Friburgo, dava la sua autorizzazione e il suo incoraggiamento per l’apertura nella città, sua sede vescovile, di un "Convitto Internazionale di San Pio X", sotto la direzione di Monsignor Lefebvre.
Di fronte all’aumento delle domande di ammissione, Monsignor Lefebvre acquistò una seconda casa a Ecône, nel Vallese. Questa, all’inizio, non doveva ospitare che seminaristi del primo anno, detto di spiritualità, che avessero fatto i loro studi a Friburgo Ma quando fu chiaro che l’Università di Friburgo non assicurava più un insegnamento veramente cattolico, Monsignor Lefebvre si decise a fare di Ecône la propria casa di formazione, e il 6 giugno 1971 egli benedisse la prima pietra dei nuovi edifici, composti di tre ali, per ospitare circa 140 fra professori e seminaristi, le sale di studio e di comunità.
Nel frattempo era stata fondata la Fraternità Sacerdotale Internazionale San Pio X.
La Fraternità Sacerdotale San Pio X
In data 1° novembre 1970, infatti, Monsignor Charrière firmava il decreto di fondazione della "Fraternità Sacerdotale Internazionale San Pio X".
Egli erigeva nella diocesi di Friburgo la Fraternità San Pio X e ne approvava e confermava gli statuti per un periodo di sei anni "ad experimentum", periodo che poteva essere tacitamente rinnovato, prima dell’erezione definitiva.
A questo decreto faceva seguito, il 18 febbraio 1971, una lettera di incoraggiamento del cardinale Wright, prefetto della Congregazione per il Clero.
La Fraternità San Pio X è una "società di vita comune senza voti sull’esempio delle Società delle Missioni Estere". Essa è composta da sacerdoti ma anche da fratelli e da religiose. È diretta da un Superiore Generale, aiutato da due Assistenti e da un Economo generale.
Il suo spirito è essenzialmente cattolico. Vuol essere anzitutto opera di Chiesa e nel medesimo tempo opera sacerdotale, avendo come centro il Santo Sacrificio della Messa, e opera missionaria, destinata ad un apostolato attivo.