Domenica 2 giugno c'è stato un evento straordinario per il nostro Priorato in Nigeria. Monsignor Bernard Tissier de Mallerais, Vescovo ausiliare della Fraternità Sacerdotale S. Pio X, ha amministrato per la prima volta il Sacramento della Cresima.
Partito giovedì mattina da Libreville, Monsignore, accompagnato dal Superiore del Distretto don Loic Duverger, arriva a Lagos nel primo pomeriggio ed è atteso all'aeroporto da un fedele, il Sig. Stephen. Aspettano tranquillamente in un ostello gestito da religiose fino all'indomani per prendere, il mattino presto, l'unico volo giornaliero che li porterà senza difficoltà a Emugu.
Monsignore è accolto da Padre Gregory Obih, il primo prete nigeriano della Fraternità che per il momento risiede da solo al Priorato, dove si trova anche don Benoit Laignelot, arrivato da tre settimane per aiutare Don Obih nei preparativi di questa cerimonia. Arrivato da Durban in Sud Africa, scopre qui un'Africa diversa per il clima, i suoi abitanti e il modo di vivere.
Con lui vi sono due preti nigeriani, i padri Jean Bosco e Christopher, che dopo aver scoperto la liturgia tradizionale, hanno ripreso coraggiosamente la celebrazione della messa tradizionale e sono venuti per partecipare a questa grande giornata.
Le Cresime dovevano svolgersi nella piccola cappella del priorato ma per la sua esiguità, la sera della vigilia si decide di svolgere la cerimonia fuori, sotto il portico. E' montata così una tenda supplementare e si trasportano i banchi. Per tutta la sera la corale ripete i canti della S. Messa solenne della domenica. La mattina viene montato l'altare con l'aiuto di alcuni ragazzi venuti in rinforzo per l'organizzazione di questa grande giornata. Per tempo arrivano i fiori per ornare l'altare e la statua della Vergine.
Le cerimonia inizia presto con la benedizione delle campane arrivate in priorato dal settembre scorso. Esse ritmano, suonando l'Angelus, la Messa, ritmano la vita quotidiana del priorato e fanno vibrare tutto intorno la voce della Chiesa Cattolica.
I cresimandi sono 55 venuti da Emugu, ma anche da numerose altre città della Nigeria e persino dal Ghana.
I più distanti hanno impiegato una giornata di macchina per arrivare al priorato. I parrocchiani di Emugu hanno offerto con generosità la loro ospitalità agli amici venuti da più lontano per ricevere il grande Sacramento della Cresima.
L'ultima persona da cresimare giunge quando il Vescovo si accinge a richiudere l'ampolla del Sacro Crisma. Dopo 9 ore di viaggio all'arrivo dell'autobus in stazione in piena notte questa persona era stata attaccata, minacciata dai briganti e spogliata di tutto ciò che possedeva per questa bella giornata. La prova è molto rude e tutta frastornata arriva in tempo ai piedi del Vescovo per essere confortata dai sette doni dello Spirito Santo.
Dopo la S. Messa alla quale assistono 250 fedeli la processione prevista nelle vie della città è interrotta e si riduce a un piccolo giro nel cortile del priorato. Infatti è la stagione delle piogge e le strade non sono percorribili per far passare il vescovo con l'Ostensorio. D'altronde un temporale può arrivare in qualsiasi momento. Santa Chiara, invocata per avere bel tempo, non ci ha deluso perché a parte grosse nuvole e qualche tuono il tempo è stato particolarmente clemente con un po’ di brezza che ha piacevolmente rinfrescato la calura.
Dopo queste belle cerimonie Monsignor Tissier è stato accolto e salutato della parrocchia secondo le usanze nigeriane con offerte di corone di fiori e "garden egg" piccoli frutti verdi mangiati con burro di arachidi e conditi con un insieme di diverse erbe.
Alla fine Monsignore ha benedetto e si è unito a tutti gli ecclesiastici per il pranzo.
I fedeli presenti hanno potuto partecipare al pranzo, preparato con grande cura dalle signore della parrocchia.
La giornata termina con i canti dei Vespri e la recita del Rosario. Ciascuno rientra a casa propria e quelli venuti da lontano riprenderanno lunedì mattina l'autobus per il lungo viaggio di ritorno.
Monsignore e don Laignelot prenderanno anch'essi l'aereo lunedì mattina per Lagos dove si separeranno per ritornare in Europa e in Sud Africa. Per quelli che restano, fortificati da queste belle cerimonie, la vita riprende il suo corso con il desiderio di vedere rivivere in tutta la Nigeria queste belle cerimonie della liturgia tradizionale.
Fonte: La Porte Latine