“Signo te signo crucis et confirmo te chrismate salutis”, così il Vescovo nella solenne cerimonia delle Cresime, nel rito millenario con il quale la santa Chiesa conferisce lo Spirito Santo (Atti degli Apostoli, XIX, 6).
Domenica 17 novembre ad Albano ancora una volta un successore degli Apostoli, S.E. Mons. Alfonso de Galarreta, ha conferito questo bel sacramento a ventuno candidati, tra bambini ed adulti; nell’omelia, il prelato ha ricordato che la Cresima dà la forza e la capacità di confessare pubblicamente
la fede, cosa che costituisce una vera esigenza per il cristiano cresimato. Inoltre, Sua Eccellenza ha rassicurato i nuovi soldati di Cristo: la loro debolezza umana prende vigore attraverso l’unione alla Santa Vergine Maria. Infatti la discendenza di Maria è raffigurata dal “tallone” della profezia che il Signore fa al serpente nel libro della Genesi, dopo l’episodio del peccato originale: “Ella ti schiaccerà il capo, e tu insidierai il suo tallone” (Gen. III, 15). “Ella” è Maria, ed il tallone (che è per antonomasia il punto debole dell’uomo) è l’insieme dei cristiani che costituiscono la “sua” discendenza, in quanto incorporati a Gesù Cristo con il Battesimo.
La giornata è stata in seguito allietata dal pranzo in priorato al quale erano presenti più di cento persone; il tutto si è poi concluso con la benedizione eucaristica nel pomeriggio.
Per i nuovi soldati di Cristo comincia dunque ora una missione: quella di testimoniare pubblicamente la loro fede e la loro appartenenza alla santa Chiesa, e di portare sulla fronte il “segno” indelebile della Croce del Salvatore.