Una ventina di intrepidi pellegrini hanno attraversato le strade di una Roma ancora assonnata domenica 8 dicembre, intorno alle 8.30 del mattino. Così si è svolta la tradizionale processione “romana” dell’Immacolata che termina in piazza di Spagna davanti all’obelisco della Vergine, dove i fedeli di molte parrocchie della città, guidati dai rispettivi parroci, vengono ogni anno a porgere un omaggio floreale ai piedi dell’obelisco, testimoniando così la devozione popolare alla Madre del Cielo nella sua festa più solenne.
Anche la comunità della cappella “Santa Caterina da Siena” di via Urbana ha partecipato al tradizionale evento, come del resto avviene già da qualche anno.
Hanno accompagnato i pellegrini le suore della Fraternità, provvedendo al supporto non solo spirituale ma anche materiale (i fiori, i canti, lo stendardo…il microfono!); così si è potuto recitare il rosario durante il tragitto e intonare dei bei canti alla Madonna prima di arrivare in piazza. Lì, fieramente tra una parrocchia e l’altra, anche la cappella della Fraternità san Pio X ha avuto qualche minuto per recitare un preghiera e intonare il “Tota pulchra” al microfono degli organizzatori, e confessare pubblicamente la fede cattolica al dogma dell’Immacolata Vergine Madre di Dio, della quale la santa Chiesa esclama: “Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo”.