Tuoni, fulmini e scrosci d’acqua alle otto del mattino sulla piazza San Pietro a Roma, mentre don Aldo Rossi celebrava la santa messa di inizio del tradizionale pellegrinaggio delle sette basiliche maggiori.
Alla partenza circa quaranta pellegrini hanno coraggiosamente affrontato le intemperie autunnali accompagnandosi con dei canti mariani e con la recita del santo rosario; poi le condizioni sono cambiate, e la Provvidenza ha concesso una tranquilla mattinata, un po’ fresca ma serena.

E così il pellegrinaggio ha potuto avere un buon esito ed un ottimo tempo di marcia: venticinque chilometri circa sono stati percorsi per coprire le distanze tra le basiliche di San Pietro, San Paolo fuori le mura, San Sebastiano, San Lorenzo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme e Santa Maria Maggiore, dove il gruppo è giunto verso le 16.30.

La sosta per il pranzo, avvenuta sotto i portici della basilica di San Sebastiano, ha permesso al gruppo di rifocillarsi e recuperare le forze per le tappe finali. Tra i pellegrini c’erano adulti, anziani e bambini, tutti animati da un ottimo spirito: ripercorrere le strade che hanno segnato la storia del Cristianesimo, sulle orme degli Apostoli Pietro e Paolo e di tanti martiri e ferventi cristiani dei primi secoli.

Il pellegrinaggio è stata anche la prima uscita dei pre-seminaristi di Albano, che hanno potuto cominciare ad assaporare quello spirito di “romanità” tanto caro a Mons. Marcel Lefebvre; per essi, dunque, un ottimo inizio in questo mese del Rosario sotto la protezione della Madonna, a cui è tra l’altro dedicata l’ultima tappa del cammino, la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Le intenzioni di preghiera del pellegrinaggio, come annunciato all’inizio del percorso dal cappellano, sono state le vocazioni sacerdotali e religiose e la possibilità di ottenere una chiesa nella città di Roma per la messa domenicale della Fraternità.

Possa la Vergine del Rosario accogliere benevolmente queste suppliche e ottenerci le grazie richieste!

 

 

 

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