A.D. 2009 Lunedì 28 dicembre - Giorno 1 - Ore 9.00
La colonna si partì dal quartier generale di Rimini e si diresse verso il Montefeltro dove ci aspettava la casa che ci avrebbe ospitati durante il nostro “soggiorno” a Soanne nella provincia di Pesaro. A metà strada si ebbe il primo incidente dovuto all’eccessiva fretta dell’approvvigionamento dei viveri. La 206 di Don Ludovico cercò di entrare direttamente nel panificio di Novafeltria passando dalle gradinate della piazza principale il giorno di mercato.
Mentre la gente guardava incuriosita il nostro piccolo problema, senza disperare e con l’aiuto di un po’ di muscoli riuscimmo a riportare la macchina in strada e ad andarcene il più discretamente possibile. Dopo esserci asserragliati nel nostro fortino e dopo esserci adeguatamente equipaggiati partimmo per l’eremo del monte Carpegna. La truppa arrivò verso le ore 15.00 al rifugio del monte Carpegna visitò l’eremo e per tornare alla base prese una scorciatoia. Si fece buio, mentre la scorciatoia continuava in mezzo ad un bosco. Grazie all’ unica torcia, in quel momento disponibile, e dopo un’attenta rilettura della mappa si arrivò alla conclusione che se volevamo rivedere i nostri letti, dovevamo seguire il corso del fiume che ci avrebbe portati al campo base. E fu cosi che varcammo la soglia del nostro accampamento intorno alle 18.30.
Martedì 29 dicembre - Giorno 2 - Ore 7.00
Il reparto si alzò dal letto e assistette alla Santa Messa celebrata dal cappellano don Ludovico nella Chiesa di Soanne. Terminata la funzione, dopo una abbondante colazione, alle nove il gruppo partì per S. Marino per visitare il centro storico. Il gruppo nel pomeriggio si divise in due squadre che avevano il compito di recuperare informazioni riguardo alla città ed al suo Santo. Una volta raccolte le informazioni, dopo una breve perlustrazione del territorio ed una visita al Museo delle Armi Antiche si ritorna a casa.
Mercoledì 30 dicembre - Giorno 3 - Ore 7.00
La sveglia del cappellano, don Ludovico, risuonava come un carillon scassato nei nostri sconquassati cervelli. Dopo la S. Messa e la colazione ebbe luogo una gara di tiro. Le due squadre si batterono strenuamente per totalizzare la maggior parte di punti. Verso la fine della mattina le due squadre si fronteggiarono su un nuovo campo di battaglia: un terreno di calcio che mise alla prova la nostra resistenza in fatto di “corsa nel fango”. Il pomeriggio ci inoltrammo invece in un bosco per un foto safari . Lo scopo era scovare e fotografare dei daini. Quasi la metà della truppa si perse nel bosco ma venne recuperata in poco tempo. In serata invece ci recammo al santuario del Beato Domenico a Montecerignone dove recitammo il Rosario. Il gioco e l’avventura non furono comunque gli unici elementi “dilettevoli”della nostra “scampagnata” ma anche le istruttive conferenze che ogni sera don Pierpaolo teneva ai ragazzi.
Mi auguro che l’anno prossimo nuove reclute parteciperanno a questa esperienza
Un sopravvissuto