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di don Matthias Gaudron
L’8 aprile scorso è stata pubblicata l’esortazione post sinodale tanto attesa di Papa Francesco. In questa lettera, il Papa non ha accordato né un permesso generale per dare la comunione ai divorziati né ha lasciato alle conferenze episcopali il potere di dare delle esenzioni. Ha anche ripreso i termini dell’ultimo sinodo dei vescovi, dicendo che “non vi è alcun fondamento per assimilare o stabilire delle analogie, spesso lontane, tra le unioni omosessuali e la volontà di Dio sul matrimonio e la famiglia” (n 251). Infine, si è pronunciato in maniera chiara contro la teoria del gender, denunciata come un’ideologia contro l’ordine della creazione (cfr. n 56). Per tutti questi motivi, Papa Francesco ha deluso molte persone tra coloro che sono cattolici solo sulla carta e negli ambienti liberali.
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di don Mauro Tranquillo
- Natura del documento
L’esortazione post-sinodale testé pubblicata da Papa Bergoglio non va considerata, per sua stessa ammissione, un atto paragonabile al Magistero cattolico, né supremo né “ordinario”. La ragione non sta solamente nella generale assenza di queste caratteristiche (che è presunta in tutti gli atti conciliari e postconciliari), ma in quanto il documento dice di se stesso, al di là di ogni più o meno discutibile catalogazione dei livelli di esercizio del Magistero.
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a cura della redazione
In attesa di una più ampia analisi dell’Esortazione Apostolica testé pubblicata, Mons. Fellay nella sua predica al Santuario di Puy en Velay di domenica 10 aprile ha espresso un primo biasimo sulle novità introdotte dal documento in questione.
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In un'intervista del 9 marzo scorso, Mons. Bernard Tissier de Mallerais, vescovo ausiliario della Fraternità San Pio X, ritorna con fermezza sul video del Papa del 6 gennaio e manifesta la sua indignazione.
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di don Elias Stolz
Nata a Mercatello sul Metauro il 27 dicembre 1660 da Francesco Giuliani e Benedetta Mancini, battezzata il giorno seguente con il nome di Orsola, la futura suor Veronica fu una delle mistiche più straordinarie della storia! La sua vita era una sequela ininterrotta di fatti meravigliosi.
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di don Elias Stolz
“Magna sententia… ut sit in hominis anima amor ut pereat, odium ne pereat…” “Felices qui oderunt custodiendo, ne perdant amando…” Sant’Agostino, in modo quasi poetico, parla della santificazione! Dobbiamo amare in noi quello che ha fatto Dio e odiare quello che è nostro, cioè il peccato. Colui che ama la propria vita in modo disordinato, cercando la propria felicità solo su questa terra, o in piaceri puramente sensuali, rischia seriamente di perdere di vista il fine per il quale è stato creato e di non raggiungerlo…
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di don Elias Stolz
La Milizia dell’Immacolata (MI), fondata a Roma il 16 ottobre del 1917, tre giorni dopo il miracolo del sole a Fatima, sembra rispondere alle richieste della SS. Vergine ai tre pastorelli.
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Per incoraggiare l'adesione alla "Milizia dell’Immacolata" rendiamo disponibili alcune informazioni:
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di don Mauro Tranquillo
Negli ultimi giorni Papa Bergoglio ci ha regalato un paio di eclatanti interventi contro il concetto stesso di religione rivelata (dire contro la religione cattolica sarebbe ancora riduttivo), esattamente come ci dice san Paolo ai Tessalonicesi: il figlio della perdizione è definito qui adversatur et extollitur supra omne quod dicitur Deus, aut quod colitur: colui che è contrario e s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio e che è adorato.
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di don Pierpaolo Petrucci
La Chiesa ha chiaramente definito nel suo magistero perenne la dottrina cattolica sulla salvezza delle anime. Uno stravolgimento, invece, avviene durante il Concilio Vaticano II, dove si verifica una svolta radicale sulla Chiesa ed il suo ruolo di evangelizzazione.
La nuova base dottrinale su cui tali cambiamenti si fondano si può riassumere in una parola: ecumenismo.