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di don Luigi Moncalero
Vi sono dei casi nella vita in cui si prova la sgradevole sensazione che deve aver provato il tizio della ben nota barzelletta: il valent’uomo che imbocca l’autostrada da Qui a Là in senso contrario e mentre ascolta la voce concitata dell’annunciatore di Onda Verde che avverte: “Attenzione! Nel tratto tra Qui a Là un pazzo ha imboccato con la sua vettura l’autostrada in contromano: prestare la massima attenzione!”, pensa tra sé e sé, scorgendo di lontano i fari delle macchine che stanno per sopraggiungere e travolgerlo: “Un pazzo? Ma qui sono tutti pazzi!”.
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di don Pierpaolo Maria Petrucci
“Il mistero di Gesù Cristo è così profondo, così straordinario che sembrerebbe più naturale adorarlo in silenzio che parlarne, perché possiamo temere, con buona ragione, che le nostre parole come i nostri pensieri, siano molto insufficienti ad esprimere tutte le ricchezze racchiuse in questo santuario ineffabile che è Gesù Cristo”[1]
La nascita di Gesù a Betlemme manifesta il grande mistero dell’Incarnazione. In seguito al peccato originale il Messia promesso ed atteso, nasce da una Vergine come il profeta Isaia[2] aveva annunciato 700 anni prima, e proprio nella piccola città di Betlemme stavolta secondo la profezia di Michea[3].
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La falsa accusa di eresia a chi critica le nuove ed ambigue dottrine del pastorale Vaticano II
di Paolo Pasqualucci
Criticare le nuove ed ambigue dottrine del pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II significa forse comportarsi da protestanti, da eretici? No, di certo. Eppure lo si è affermato e si è tornati a ripeterlo, anche in sedi autorevolissime.
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di Don Régis de Cacqueray – ottobre 2012
Cari Amici e Benefattori,
in occasione di un pellegrinaggio, abbiamo fatto riferimento ad un ultimo argomento per chiedere a tutti i fedeli della Tradizione cattolica una conveniente tenuta nell’abbigliamento: si trattava di un semplice avviso tratto benevolmente dalla Guida Michelin di Roma per l’anno 2000… E per richiamarlo alla memoria, ecco cosa diceva:
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Don Pierpaolo Maria Petrucci
Il motivo di contrasto fra la Fraternità San Pio X e le autorità romane è il suo opporsi all’insegnamento attuale della Chiesa, che fonda le sue radici nell’ultimo concilio. Tale opposizione è da noi motivata dal fatto che si insegnano ora nuove dottrine in contrasto con l’insegnamento passato. Il Vaticano ci accusa per questo di avere una concezione erronea della Tradizione e del magistero della Chiesa.
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Fra i cambiamenti dottrinali del concilio e del post concilio che toccano la fede vi è quello inerente alla partecipazione comune ai riti religiosi con gli acattolici detta “communicatio in sacris”. Essa può riguardare la partecipazione di un cattolico alle funzioni religiose e pubbliche di un culto non cattolico, come quelli pagani, eretici o degli scismatici; oppure la partecipazione ai riti cattolici da parte degli acattolici.
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Flueli, Svizzera, 1417 - Sachseln, Svizzera, 21 marzo 1487
S. Nicola di Flue, meglio noto col nome di Bruder Klaus (fratello Klaus), gode di larga popolarità nella Svizzera, di cui è stato proclamato patrono da Pio XII e in cui viene festeggiato il 25 settembre. Egli nacque nel 1417 a Flueli, presso Sachseln, nel cantone di Obwalden. Benchè si sentisse chiamato alla vita eremitica (a 16 anni ebbe la cosiddetta "visione della torre"), dovette accettare alcune cariche civili (fu podestà di Sachseln, consigliere e giudice cantonale e deputato alla dieta) e militari.
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Pubblichiamo questa Lettera Apostolica con la quale il Papa Pio IX, all'occasione della convocazione del Concilio Vaticano I, invitava i "fratelli separati" a rientrare nella Chiesa cattolica. In questo importante documento, molti spunti interessanti mettono in rilievo le contraddizioni delle nuove dottrine del Concilio Vaticano II e del post-concilio con il magistero perenne della Chiesa.
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di don Luigi Moncalero
«Dalla sua pienezza abbiamo tutti ricevuto» (Gv 1, 16)
Introduzione
In un clima sempre più impregnato di naturalismo, di razionalismo, d’indifferentismo religioso, anche il cattolico praticante rischia di perdere la propria fede nel mondo soprannaturale, nell’esistenza di realtà che sono infinitamente al di sopra delle nostre povere menti, nell’esistenza di una sola Verità.
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Editoriale di Don Régis de Cacqueray, Superiore del Distretto di Francia della Fraternità San Pio X, su Fideliter n. 209, settembre-ottobre 2012
Nel suo motu proprio Ecclesia Dei adflicta del 2 luglio 1988, che seguì le consacrazioni dei nostri quattro vescovi da parte di Mons. Marcel Lefebvre, il Papa Giovanni Paolo II scriveva: «La radice di questo atto scismatico è individuabile in una incompleta e contraddittoria nozione di Traditione. Incompleta, perché non tiene sufficientemente conto del carattere vivo della Tradizione, “che - come ha insegnato chiaramente il Concilio Vaticano II - trae origine dagli Apostoli, progredisce nella Chiesa sotto l'assistenza dello Spirito Santo: infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, cresce sia con la riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro, sia con la profonda intelligenza che essi provano delle cose spirituali, sia con la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità”.